Quella zona di vita dove abbiamo un ruolo
Cosa ci fa stare bene nella Zona Sociale? |
Nella Zona Sociale, il riflettore è puntato su quello che fai.
In questa "zona" sei autorizzato a provare, a dare il meglio di te stesso, a fallire e a tentare di nuovo. Sei nella Zona Sociale quando il centro dell'attenzione è l'attività che stai svolgendo. Questa Zona comprende ogni interazione che implica lavoro, sport, andare al cinema, cene, vacanze, feste o comunque fare qualcosa. Nella Zona Sociale passi un bel po' di tempo con gli altri, mentre a differenza di quella pubblica dove ci sono solo interazioni momentanee. Crei il posto giusto nella Zona Sociale quando partecipi e dai il tuo contributo allo svolgimento dell'attività. Se nella Zona Sociale usi i comportamenti e le regole delle altre zone (pubblica, personale e intima) sei automaticamente nel posto sbagliato. II “Locus of control” è una dimensione di personalità che influenza l'opinione dell'individuo circa la localizzazione dei fattori (interni ed esterni) che determinano il suo comportamento. Una persona convinta che i risultati della propria attività siano controllati da altri, possiede un locus of control esterno, mentre una persona con un elevato controllo sui risultati personali, possiede invece un locus of control interno. Il controllo interno è anche correlato a una migliore capacità di adattamento al lavoro e alle relazioni interpersonali in termini di soddisfazione, di capacità di gestione dello stress, di coinvolgimento e possibilità di avanzamento di carriera. Questa distinzione così netta è utile ai fini di ricerca, ma nella realtà non ci sono persone così chiaramente "interne" o "esterne". Gli individui hanno una tendenza predominante in uno dei due sensi, ma sono molteplici le fonti di variazioni. Il ruolo, il tipo di circostanza e le aspettative di volta in volta influenzano il nostro atteggiamento portandolo ad essere arrendevole o determinato. |
Cosa ci fa stare male nella Zona Sociale? |
Roberto era responsabile di un'agenzia assicurativa, e il suo lavoro era molto stressante: Quando arrivava a casa la sera era a pezzi, ma non riusciva comunque a rilassarsi.
La maggior parte dello stress aveva origine dal suo modo di reagire alle persone con cui lavorava. Continuava a cercare di capire cosa avessero i suoi collaboratori che non andava e cosa non andasse in lui stesso. Tuttavia, quello che realmente non andava era che non sapeva che il lavoro si svolge nella zona sociale. Roberto reagiva come se tutto fosse una questione personale. Ogni volta che un suo subordinato commetteva un errore, Roberto si arrabbiava e in qualche modo lo puniva. Dopo molte sedute di psicoterapia, Roberto scoprì che che reagiva come se gli errori commessi dai suoi collaboratori non fossero naturali conseguenze del fatto che non sapevano come fare una cosa, ma torti diretti a lui. Lentamente, Roberto cominciò a capire che aveva fatto della sua Zona Sociale una Zona Personale. Smise di preoccuparsi e di giudicare se stesso e gli altri, e si concentrò sul miglioramento della sua efficienza. Spostò il centro delle sue attenzioni dagli aspetti personali alle sue prestazioni. Smise di fare l'arbitro e scese in campo come giocatore. |
Quali strumenti per vivere meglio nella Zona Sociale?Julio Velasco nel 1989 diventa allenatore della nazionale italiana di pallavolo. Ottiene subito l'oro ai campionati europei, disputati in Svezia, il primo nella storia della pallavolo italiana. È solo il primo di una lunga striscia di successi. Fino al 1996, quando Velasco lascia la panchina azzurra, l'Italia colleziona 3 ori europei, 2 mondiali e 5 vittorie nella World League, oltre ad altri trofei minori. La nazionale italiana di quegli anni verrà in seguito premiata dalla FIVB come Squadra del secolo. Il talento dei giocatori che ha a disposizione non mette però in secondo piano la figura dell'allenatore, tanto che in quel periodo Velasco diviene noto anche al di fuori del mondo della pallavolo.
Nel 1997–98 Velasco allena la nazionale italiana femminile. Da una sua idea prende vita il Club Italia, una squadra formata dalle giovani più promettenti selezionate dalla federazione, per permettere loro di allenarsi tutto l'anno senza lo stress legato alle competizioni con le proprie società. Dopo una parentesi con la nazionale maschile spagnola, accetta la sfida di allenare la Nazionale iraniana e riesce nell'impresa di vincere per la prima volta nella storia della nazionale persiana il Campionato asiatico nel 2011 disputatosi in casa a Teheran per poi ripetersi nell'edizione successiva di Dubai nel 2013. Nel febbraio del 2014 viene scelto come commissario tecnico della nazionale del suo paese, la Nazionale argentina, ruolo che non aveva mai ricoperto nella sua lunga carriera. Esordisce il 16 maggio a Lanus in amichevole contro la Tunisia vincendo per 3-0. |
Nella Zona Sociale devi competere: non con gli altri, bensì con te stesso, dando sempre il meglio.
Se dai il massimo, senza pensare a quello che fanno gli altri, scoprirai che non ripeterai più gli errori che in passato ti hanno portato a fallire. Il principio essenziale della Zona Sociale è partecipare attivamente e pienamente. La regola fondamentale è di non prendere nulla in modo personale. Non fissarti cercando di far sì che nella Zona Sociale tutto vada sempre come vuoi tu: concentrati piuttosto nel rendere efficace l'attività che viene svolta. In questa Zona vinci facendo il meglio che puoi nell'attività che stai svolgendo e non cercando di controllare gli altri. Se cominci a fare qualcosa, fallo fino in fondo. Magari può non piacerti o magari decidi che non lo vuoi rifare mai più, ma mentre stai facendo una cosa non è il momento di lamentarsi o di essere negativi. La zona sociale è il luogo che ti permette di essere attivo e di gustarti il piacere che questo ti dà. Nella Zona Sociale, a ogni passo trovi qualcuno o qualcosa che ti si oppone. Immagina una partita di calcio senza difesa: non si potrebbe semplicemente giocare. Non lottare contro chi ti si oppone, cerca piuttosto di conoscerlo. Non aspettarti di essere compreso. Nella Zona Sociale il tuo compito è vincere, giocando al massimo delle tue potenzialità. Nella Zona Sociale entri in relazione con gli altri attraverso ciò che fai. |
I casi clinici citati nelle pagine di questo sito sono rielaborazioni in forma non riconducibile ad alcuna identità specifica di pazienti seguiti in terapia
e citazioni dal testo di R. Corriere e P. Mc Grady : "Sincronizzare la personalità. Autoconsapevolezza e crescita interiore", Edizioni Erickson, Trento
e citazioni dal testo di R. Corriere e P. Mc Grady : "Sincronizzare la personalità. Autoconsapevolezza e crescita interiore", Edizioni Erickson, Trento